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Il
censimento ISTAT 2000, assegna alla Campania Le DOC e IGT in Campania tipologia Falanghina: 1.
CAMPI FLEGREI DOC Falanghina La Falanghina è un vitigno a bacca bianca, più volte confuso con altri, attualmente è diffuso prevalentemente in Campania nelle province di Benevento e Napoli, dove forse era già coltivata in epoca romana.Sull’origine del nome vengono formulate diverse ipotesi. Secondo alcuni deriverebbe da “falernia” nella zona del “Falerno”. Altri sostengono che derivi da “falange”, ossia vite legata al palo, come accadeva nella zona flegrea. Una delle migliori qualità di questa uva è che, qualunque sia la zona dove viene coltivata, il vino che se ne ricava conserva inalterate le sue caratteristiche organolettiche. Ha foglia media o piccola, cuneiforme, raramente orbicolare, trilobata e meno spesso pentolobata; grappolo lungo o medio, di media grandezza e compatto, cilindrico o conico, con un’ala corta; acino medio, sferoide, regolare; buccia spessa e consistente, di colore grigi-giallastro, con buona presenza di pruina. La vigoria è buona e produttività media e costante; matura nella seconda metà di Settembre. La Falanghina si adatta a diversi tipi di terreni, anche fertili, ma la qualità viene esaltata nelle zone collinari e predilige climi caldi e asciutti. Si avvantaggia notevolmente delle forme di allevamento a portamento verticale, in particolare del Guyot. E’ abbastanza resistente allo iodio e alla botrite ma piuttosto sensibile alla peronospora soprattutto sulle foglie. Le uve vinificate in purezza, danno origine ad un vino di colore giallo paglierino, dal profumo intenso, fruttato floreale, di buona struttura e acidità.
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